
Iniziamo col definire cos’è il coaching. È quel processo attraverso il quale si aiutano individui, gruppi di persone e aziende a raggiungere il massimo livello delle proprie capacità di performance. Questo processo comporta l’espressione piena delle risorse che vengono aiutate a superare i propri limiti e ad aggirare le barriere per dare il meglio. Quindi il coaching aiuta i singoli anche a realizzare prestazioni più efficaci, in quanto membri di una squadra (sia lavorativa che personale).
Il coaching pone una particolare enfasi sul cambiamento generativo, che si concentra sulla definizione e il raggiungimento di obiettivi specifici. Le metodologie di coaching sono «orientate al risultato» piuttosto che «centrate sul problema». Lo scopo del coaching è utilizzare tutti gli strumenti possibili per aiutare i clienti a costruirsi il futuro che desiderano, e ad attivare le risorse necessarie perché quel futuro diventi realtà.
Chi è un Coach?
È quello che invece di darti un pesce, t’insegna a pescare. Infatti, anche nel campo del Business coaching, è un professionista della materia (intendo del coaching e non dello specifico settore lavorativo) che non fornisce al cliente la sua soluzione, altrimenti farebbe il consulente e quello è un altro mestiere. Il suo ruolo, infatti, è quello di accompagnare il cliente nell’individuazione della “propria soluzione“, quella cioè che è più in linea con i suoi valori, le sue aspettative e i suoi desideri. In una parola quella più “funzionale” in quella situazione e in quel momento. Un coach, degno di questo nome, non è un motivatore in senso stretto, è qualcuno che fornisce supporto a svariati livelli: comportamento, capacità, convinzioni, valori e perfino a livello dell’identità.
Che cosa fa un Coach?
Volendo sintetizzare agisce prioritariamente su 3 livelli:
- Definizione del ruolo
- Consapevolezza del sé
- Gestione delle relazioni
Per quanto riguarda il primo punto, conduce il cliente a trovare le risposte alle seguenti domande:
- Cosa voglio fare?
- Come posso essere la migliore versione di me stesso?
- Quali sono i miei obiettivi?
- Quali sono le cose veramente importanti per me?
- Dove mi pongo nella visione generale?
Passiamo poi alla consapevolezza del sé. Significa avere contezza dei propri punti di forza e degli ambiti di miglioramento, essere allineati con sé stessi e infine riempire eventuali gap e gestire le difficoltà.
Eccoci al punto tre gestire le relazioni:
• Con gli altri (collaboratori, capi, clienti, affetti)
• Con sé stessi
Ecco a prescindere dal fatto che si tratti di Business Coaching, Life Coaching o Sport Coaching o di una delle centinaia di sotto varianti che proliferano sul web, l’essenza di un percorso di coaching, se ben fatto, è tutta qui in questi 3 semplici passaggi.